La “Bonissima” di Modena, statua ancor oggi
di misteriosa ispirazione…
ESTATUA
LA BELLEZA
La Bonissima è una singolare statua oggi collocata su un modiglione infisso nell’angolo del Ayuntamiento de Módena, all’imbocco dell’antica via Castellaro, la quale raffigura una donna che indossa un costume medievale e una lunga treccia di capelli fluenti sulla spalla. La cronologia della Bonissima non è certa, ma si tende a datarla tra il XII e XIII secolo.
PARTICULAR
LA BELLEZA
Hipótesis para la identificación de la niña retratada en la estatua de Modenese
Innanzitutto è molto conosciuta dalla cittadinanza modenese per la storia diffusa da secoli e raccolta dal cronista modenese Jacopo de’ Lancellotti nella sua cronaca sotto la data 1468, secondo cui la statuetta sarebbe stata eretta un paio di secoli prima en honor de una mujer muy rica llamada Bonaque en épocas de gran hambruna prestaba a los ciudadanos grandes sumas de dinero per l’acquisto di frumento in abbondanza.
Una segunda hipótesis, sugerente, identifica la Bonissima con el Condesa Matilde de Canossa, la quale aveva all’epoca un particolare ascendente e una notevole autoridad en Módena. De hecho, se recurre a ella para zanjar una animada disputa surgida tras la traducción del cuerpo de San Geminiano, tra i vescovi che desideravano riconoscere le reliquie del Santo ed il popolo che a ciò si opponeva. Nella Relatio si afferma che la Contessa decide di deferire la questione a Papa Pasquale II e si sottolinea la sua generosità.
En la catedral de Módena no hay ninguna figura que recuerde a la condesa Matildepero en el Cripta de San Geminiano vi è una lapide che ricorda la traslazione avvenuta nel 1106 e la ricognizione operatasi nello stesso anno alla presenza di Pasquale II e della Grande Contessa.
¿Qué ocurre si una persona física no aparece retratada?
Por último, otros autores afirman que la estatuilla legendaria no debía referirse a un individuo, sino a un cargo público del municipio del que era símbolo emblemático, es decir. l’Oficina de Bona Opiniontambién llamado “delle Bollette”, frente a la que se colocó originalmente.
Ulteriore conferma viene dal fatto, ben accertato negli Statuti comunali, che “in pede Bonissime”, sul lastrone cioè che la sorregge, se labraron todas las medidas mercantilesEl terreno de juego, el brazo, el modus o la forma y el tamaño de los quadrelli (ladrillos) y los coppi (tejas), la biada y las minas de vino e incluso las suelas de los zapatos.
LA BELLEZA
UNITA’ DI MISURA
