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Torre Ghirlandina di Modena: Sala dei Torresani

SALA DEI TORRESANI

La costruzione del quinto piano della Ghirlandina risale con grande probabilità al 1169 – 1184, cioè alla seconda fase costruttiva della torre (II – V piano). In origine, questo ambiente era forse meno sviluppato in verticale e venne ampliato in altezza in occasione della successiva sopraelevazione del 1261, che lo trasformerà in “Stanza dei torresani”, trasferendo le campane al sesto piano.

In questa stanza abitavano infatti i cosiddetti “torresani”, guardie al servizio del Comune, la cui presenza è documentata a partire dal 1306,  fino alla seconda metà dell’Ottocento. Esse vegliavano sulla città, davano il segnale per l’apertura e la chiusura delle porte e suonavano le campane per scandire le ore, per allertare la popolazione in caso di pericolo e chiamarla a raccolta nelle occasioni pubbliche. 

Alla fine del XVI secolo, la Stanza dei torresani fu trasformata parzialmente in belvedere aperto in direzione del castello ducale, anche se purtroppo oggi rimangono pochi segni sul pavimento e sulla muratura che consentono di immaginare la precedente composizione degli spazi.

I Capitelli figurati dei Torresani

Nella Stanza dei torresani della torre Ghirlandina di Modena sono presenti otto colonne con altrettanti interessanti capitelli databili alla fine del XII secolo, cioè al termine della seconda campagna costruttiva della torre.

Il Capitello di David

Il Capitello di David si trova nella trifora orientale, sopra la colonna interna di destra per chi guarda dall’ingresso della stanza. In esso sono rappresentati i temi della Musica e della Danza, così come in alcuni rilievi angolari esterni della terza cornice marcapiano. 

Tra queste figure emerge il re Biblico David, riconosciuto in un uomo con barba e corona in atto di suonare l’arpa, che nel Medioevo era considerato il padre spirituale delle arti

PARTICOLARE CAPITELLO
DI DAVID

Il Capitello dei Giudici

Il Capitello dei Giudici si trova nella trifora meridionale, sopra alla colonna centrale, alla sinistra di chi entra nella stanza. 

Risulta il più complesso a causa del maggior numero di figure presenti: in esso sembra sia rappresentato un trattato intorno ai buoni e ai cattivi giudizi, probabilmente una sorta di memento per il giudice che si appresta a pronunciare una sentenza.

La critica non è concorde sull’identità dell’autore di questo capitello, ritenuto solo da alcuni studiosi lo stesso del Capitello di David. I due capitelli condividono, in effetti, dimensioni e impostazione compositiva, facevano quindi parte di una serie scolpita nello stesso momento e all’interno di un’unica bottega, probabilmente da due maestri diversi.

PARTICOLARE CAPITELLO
DEI GIUDICI

Il Capitello dei leoni

Il Capitello dei leoni si trova nella trifora occidentale, nella colonna centrale, alla destra di chi guarda dal centro della stanza.

In esso si ergono due leoni rampanti caratterizzati da un ruvido e robusto naturalismo: l’unica testa, aggettante, serve per entrambi.

I capitelli a motivo vegetale

Nella Stanza dei torresani, vi sono infine sei capitelli fitomorfi con una raffinata e articolatissima struttura delle figure vegetali

Questi capitelli possono essere messi a confronto con quelli a motivo vegetale delle bifore esterne nel piano sottostante, nelle quali si riconoscono le stesse tipologie e le stesse formule esecutive che compaiono nei capitelli della Porta Regia del Duomo.

Sala della Secchia rapita

In questa stanza è visibile una copia della famosa “secchia rapita”

Sala dei Torresani

In questa stanza abitavano infatti i cosiddetti “Torresani”…

Sala strumenti e pozzo

Sala degli strumenti scientifici e pozzo della torre

Cella campanaria e cuspide

Dalla Sala dei Torresani si accede alla scala a chiocciola duecentesca…

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