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Lo scultore del Duomo di Modena Wiligelmo, un artista “degno d’onore”

GRAVURE SUR LE
FAÇADE DE LA CATHÉDRALE

“Inter scultores, quanto sis dignus onore, claret scultura nunc Wiligelme tua” 

(“Fra gli scultori quanto tu sia degno d’onore lo mostra ora la tua scultura, oh Wiligelmo”): così recitano le tre righe incise in fondo all’iscrizione collocata sulla facciata del Duomo, ricordando la data della fondazione. Questi versi sono l’unico documento che possediamo sullo scultore Wiligelmo.

La Relatioen fait, louange l’opera di Lanfrancomais ne rappelle pas Wiligelmus, che gli studiosi pensano sia giunto qualche tempo dopo l’inizio dei lavori: non sappiamo da dove egli provenisse, quale possa essere stata la sua formazione, nè come avvenne il suo inserimento nel cantiere.

L’iscrizione lo qualifica essenzialmente come sculpteur, distinguendo la sua professionalità da quella dell’architetto Lanfranco, il cui nome compare, invece, nella lapide posta al centro dell’abside maggiore. 

Difficile è comunque stabilire quanto le professionalità dello scultore e dell’architetto fossero realmente distinte nel cantiere medievale: è probabile che tra le due vi fossero une forte imbrication des compétences et par conséquent on peut attribuer à Wiligelmo un rôle qui ne se limite pas exclusivement à la décoration sculpturale et peut-être postérieure à celle de Lanfranco. 

Certamente la posizione e il carattere di questa iscrizione fanno percepire l’importanza di un artista che, ritrovando un dialogo con l’antico, popola l’architettura di figure umane e fantastiche.

GRAVURE DE FAÇADE
DE LA CATHÉDRALE (DÉTAIL)

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