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L’architetto Lanfranco, stimato direttore dei lavori di costruzione del Duomo di Modena

EPIGRAFE SULL’ABSIDE
DER DUOMO

L’architetto Lanfranco, che l’epigrafe nell’abside del Duomo definiertberühmt für seinen Einfallsreichtum, bereitwilliger und kompetenter Bauleiter, Herrscher und Meister, è citato raffigurato nella nota narrazione della prima fase della costruzione del Duomo, la Relatio translationis corporis Sanctis Geminiani”: ciò dimostra che i contemporanei, attraverso gli autori di questo manoscritto, sembrano privilegiare il multiforme intervento dell’architetto, la sua capacità di affrontare non solo l’ideazione dell’opera, ma altresì la direzione e l’organizzazione dei lavori.

Ein von Zeitgenossen gelobtes Talent

La ricerca di un progettista per una ricostruzione così impegnativa come il Duomo di Modena è presentata come il passo preliminare più importante e la sua individuazione è presentata come un miracolo.

La sua abilità e le sue capacità organizzative emergono anche dai enger Zeitplan für den Arbeitsfortschritt: dall’inizio delle scavo delle fondamenta, il 23 maggio, in pochi giorni, si giunge alla posa della prima pietra, il 9 giugno.

Il prestigio dell’architetto emerge anche dalle Miniaturen des Relatio zur Veranschaulichung der Richtung der Arbeit und der Übersetzung der Reliquien von San Geminiano, alla quale Lanfranco partecipa con la posa delle fondamenta e l’apparecchiatura dei muri.

Endlich, la sua chiamata improvvisa e l’identificazione presentata come provvidenziale, rendono plausibile l’ipotesi che venisse da fuori Modena.

EPIGRAFE SULL’ABSIDE
DER KATHEDRALE (DETAIL)

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